Montecarlo

Un borgo medievale, una collina prospera, la sua storia è la storia del suo vino.

Uno spone collinare si spinge dall’Appennino dentro la piana di Lucca. E’ la collina di Montecarlo, storico luogo di produzione di vini antichi che hanno superato la prova del tempo accogliendo nuovi vitigni e nuovi sapori e profumi.

Il primo nome del borgo stesso, disteso sulla collina, circondato da boschi e vigneti fu proprio Vivinaia, la Via del Vino e la storia della produzione vinicola accompagna da sempre la storia di Montecarlo che è considerato il luogo simbolo della produzione vinicola locale.
Nell’anno 846 dC mentre si costruiva la chiesa di San Piero in Campo, si produceva li accanto “vino puro, di uva pigiata tre volte secondo le regole, e poi svinata”.

Nel 1200 nel monastero di San Martino e nell’Abbazia di Pozzeveri i monaci lavoravano per rendere “chiaro, vermiglio, puro e franco” il vino di Montecarlo. Nel XIV secolo, mentre ai Piedi della collina pisani, fiorentini e lucchesi combattevano epiche battaglie, i tavernieri sigillavano barili di Trebbiano e carri di rosso da vendere nelle taverne del paese o da inviare a Lucca, a Firenze e a Pisa per tramite del lago di Bientina.

Nel momento del suo maggior potere politico anche il Duca Cosimo I De Medici si procurava di quel vino che “rallegrava i commensali” e Papa Gregorio XII una volta assaggiatolo non volle più farne a meno per imbandire le mense papali.

Negli anni ’60 arriva il primo riconoscimento della DOC Montecarlo bianco e oggi i giovani viticoltori hanno portato i vini montecarlesi nelle migliori guide e nei migliori ristoranti dedicandosi a piccole produzioni dai mille profumi.

Anche oggi una passeggiata nel borgo, disteso sulla collina, lungo le mura medievali, alla scopera del piccolissimo ed elegante teatro dei Rassicurati, della Collegiata ricca di opere d’arte e di leggende, della magnifica fortezza del “Cerruglio”, costruita tra il XIV e il XVI, non può prescindere da un assaggio di ottimi vini, di caldi tramonti da ammirare dalla terrazza, di serate di buona musica nella piazza del paese in settembre per la Festa del vino, di visite e degustazioni nelle cantine delle aziende e perchè no? Un picnic o un trekking tra le vigne.

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